Oggi, come allora: Pompei, Ercolano e tutte le bellezze classiche della Campania erano mete irresistibili per i rampolli dell’aristocrazia europea del Settecento e dell’Ottocento. Arrivavano da tutta Europa, seguendo il “Grand Tour”, il celebre viaggio di studio per la completa formazione culturale dei giovani dell’epoca.

Duecento anni dopo i siti campani saranno protagonisti di una ricca programmazione della durata di dieci mesi, dal maggio 2015 al marzo 2016, che ha in serbo centodieci appuntamenti in ottanta luoghi d’interesse culturale. L’ambizioso progetto, intitolato “Viaggio in Campania. Sulle orme del Grand Tour”, alla sua seconda edizione e realizzato dalla Scabec (Società campana beni culturali) con il finanziamento dell’assessorato regionale al Turismo, è stato presentato lunedì 27 aprile in uno dei luoghi simbolo del patrimonio regionale, il Quadriportico dei teatri di Pompei. Si tratta del grande cortile del primo secolo avanti Cristo, dove, un tempo, gli spettatori che seguivano le rappresentazioni negli adiacenti teatro ed odeion, usavano passeggiare durante gli intervalli.

Coinvolti nella rassegna tutti i siti campani facenti parte del patrimonio Unesco, dalla Reggia di Caserta agli scavi tessi di Pompei ed Ercolano, fino alla costa d’Amalfi e ad altre piccole realtà, meno note ma di grande valore culturale. Cinque i temi portanti: si parte con la musica ed i concerti dedicati al grande tenore Enrico Caruso in musei e siti archeologici tra Napoli e la penisola sorrentina.

Ad aprire la gli appuntamenti di “Campania e la musica”, curata dalla musicologa Laura Valente, sarà l’esibizione di domenica 3 maggio al Tunnel Borbonico di Napoli, di Cristina Vetrone e Eduarda Iscaro nel “Caruso in marcia!” e, la domenica successiva, nelle sale del Palazzo Reale, dei tre tenori Michele Maddaloni, Mario Todisco e Luigi Strazzullo in “The voice of Gold: nella melodia tutto”.

Il Tour continuerà con “Campania dei Sapori, speciale Expo” e con le iniziative dedicate alle bontà locali organizzate in collaborazione con Slow Food: è per sabato 9 maggio il primo appuntamento, nella romana Villa San Marco a Castellammare di Stabia, con la degustazione del locale carciofo violetto.

Al buon rosso o bianco ci si dedicherà nel corso delle iniziative in calendario per la “Campania dei vini, le vigne e i calici d’eccellenza”: una serie di itinerari ideati in collaborazione con la “Fondazione degli studi del vino” della Federico II, alla scoperta dei migliori vitigni tra Irpinia, Sannio e Campi Flegrei. Spazio anche all’artigianato della tradizione, con gli eventi della “Campania e l’artigianato, gli antichi laboratori dei maestri campani”. Previste visite alle botteghe storiche dell’arte del presepe, dei “corallari” di Torre del Greco, degli artisti della tarsia sorrentina e degli abili lavoratori delle preziose sete di San Leucio.

Interessanti anche gli appuntamenti de la “Campania di notte, il fascino dell’archeologia al chiaro di luna” in cui siti come Ercolano, Pompei, le vestigia dell’antica Stabia, l’Antiquarium di Boscoreale, i grandiosi templi greci di Paestum, la villa romana di Minori saranno visitabili al chiaro di luna, con visite guidate realizzate ad hoc. Protagonista della rassegna sarà, ancora una volta, Pompei, con numerosi concerti e rappresentazioni teatrali nel Teatro Grande ed una grande mostra, “Pompei e l’Europa” (al via da fine maggio), allestita tra l’area archeologica e il Museo archeologico di Napoli. Il tema sarà incentrato sull’enorme influenza che la riscoperta della città vesuviana nel Settecento, sotto il regno di Carlo di Borbone, abbia apportato sul gusto artistico europeo. Per i programma completo dell’iniziativa consultare il sito:www.campaniartecard.it. Dal portale è possibile inoltre acquistare le cinque Artecard tematiche con cui sarà possibile prendere parte agli appuntamenti. Le card sono inoltre in vendita nei principali musei della Campania, negli Infopoint turistici della Stazione centrale e dell’aeroporto di Capodichino (il prezzo è di 12 euro, 16 euro per le iniziative notturne.